venerdì, 20 aprile 2018
Gaza, gli appelli per una pace duratura
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Pubblicato il 06-04-2018

Da venerdì 30 marzo, vicino alla linea di confine tra Gaza e Israele, si contavano, sino al 4 aprile, 18 morti e 1630 feriti, tra i civili palestinesi che hanno manifestato per la “Marcia del ritorno”. Ma un altro palestinese e’ stato poi ucciso, presumibilmente dal fuoco di militari israeliani, mentre era in prossimità del confine ad est di Gaza City: l’ ha reso noto il ministero della Sanità palestinese. In Israele per ora non c’è conferma. A Gaza la tensione è alta, alla vigilia della ripresa, il 6 aprile, d’ una ‘Marcia del Ritorno’ di massa, in prossimità del confine con Israele. L’ospedale Shifa sta svuotando la corsie, nel timore di dover accogliere numerosi feriti.
Il palestinese ucciso, di cui è stata annunciata la morte poco fa da fonti mediche, è lo stesso che era stato colpito nella notte dall’esercito israeliano vicino alla barriera di sicurezza nella parte nord di Gaza. L’uomo è stato colpito da un drone israeliano e il suo corpo è giunto stamane all’ospedale Shifa di Gaza, han precisato sempre fonti mediche, secondo cui non è stata ancora stabilita l’identità del morto .
Le Comunità del Mondo Arabo in Italia(Co-mai) guardano con grande preoccupazione e sofferenza a quel che sta accadendo a Gaza e in Palestina.
“Da venerdì 30 marzo, vicino alla linea di confine tra Gaza e Israele”, precisa Foad Aodi, fondatore e presidente delle Co-mai, “si contano quindi, sinora, 19 morti e 1630 feriti, tra i civili palestinesi che hanno manifestato a Gaza per la “Marcia del ritorno”: e che, come ci riferiscono i medici palestinesi locali aderenti alle nostre associazioni, erano più di 20.000″. .
“Auspichiamo – prosegue Aodi – che la diplomazia italiana e mondiale possa avviare al più presto soluzioni durature per la pace in Terrasanta, riprendendo la strategia dei “Due Stati, due popoli”: come ci ha indicato, coi suoi numerosi appelli, Papa Francesco, anche in questi importanti giorni di Pasqua. Inoltre, chiediamo al Governo Italiano d’attivare al più presto un corridoio sanitario per feriti, bambini, donne e anziani palestinesi a Gaza. Vista la mancanza di tutto, farmaci, sangue, medici, infermieri; e visto che gli ospedali sono al collasso già da molto tempo, ed ora si trovano in condizioni anche peggiori. Per l’alto numero di feriti e le lunghe liste d’attesa sia per interventi chirurgici (in ortopedia, chirurgia generale, oculistica, ginecologia, cardiochirurgia e neurochirurgia), che per le cure salvavita e per le patologie croniche”.
Fabrizio Federici
Repubblica pubblica l’immagine circolata molto sul web in cui si vede una svastica sventolare tra le bandiere palestinesi nella Striscia di Gaza, nel corso della manifestazione di protesta istigata dal movimento terroristico di Hamas. “Io rendo omaggio ai soldati di Israele che ci proteggono tutto il tempo anche da parte di quanti pretendono di agire nel nome dei diritti umani mentre ostentano un vessillo nazista. Ecco la nuda verità: essi parlano di diritti umani, ma in pratica vogliono schiacciare lo Stato ebraico”, la risposta del Primo ministro Netanyahu riportata dal quotidiano. Intanto polemiche sulle parole di Fatou Bensouda, procuratore della Corte de L’Aja, il tribunale per i crimini internazionali, secondo cui al confine tra Gaza e Israele potrebbero essere stati commessi da entrambe le parti “crimini in base allo Statuto di Roma” (Gazzetta).
(Fonte Pagine Ebraiche)