Il tentativo del Premier Conte di ridimensionare “la marcia su Roma” dei Sindaci calabresi per rivendicare i diritti di questa Terra, convocando una piccola delegazione ANCI è inaccettabile.
Così facendo, il Premier mortifica il costante impegno dei primi cittadini che, soprattutto dall’inizio della pandemia, sono le uniche istituzioni presenti sui territori e sensibili alle esigenze dei cittadini.
Costituzionalmente parlando, è un OLTRAGGIO che i suoi “Ufficiali di Governo” restino inascoltati.
L’ANCI non deve accettare per rispetto dell’operato dei colleghi perché i nostri Sindaci sono l’unica garanzia che lo Stato, in Calabria, c’è!
Il concetto di Patria parte dai Comuni…dunque, rispetto per i Sindaci e per tutte/i calabrese/i!
Francesca Rosa D’Ambra