Cresce l’attesa per il prossimo numero del magazine satirico Charlie Hebdo, in edicola mercoledì 14 gennaio. I giornalisti e i vignettisti, dopo il terribile attacco subìto e la tragica scomparsa di 12 colleghi, attualmente lavorano nella sede del quotidiano Libération a Parigi. Le prime novità trapelate riguardano la tiratura della rivista e la sua diffusione in tutto il mondo. Prima dell’attentato compiuto dai fratelli Kouachi, “Charlie Hebdo” era stampato in 60mila copie. Per il prossimo numero la tiratura sarà incrementata fino a raggiungere il numero straordinario di 1 milione di copie.
Uscirà tradotto in 16 lingue e sarà disponibile anche nelle edicole italiane. Il Fatto Quotidiano lo pubblicherà per raccogliere fondi da destinare proprio al settimanale, che nel frattempo ha ricevuto donazioni per una somma pari a 500 mila euro da Google e dal fondo “Stampa e pluralismo” degli editori di stampa francesi.
La notizia più importante è quella che riguarda i contenuti del nuovo numero della rivista: stando a quanto dichiarato dal direttore Gerard Biard questo non sarà un “numero necrologio” e nemmeno “dai toni piagnucolosi”.
Molto probabilmente verrà pubblicata una nuova vignetta con protagonista Maometto, un segnale forte, che dimostra l’intenzione dei giornalisti a non arrendersi, restando fedeli alla loro linea editoriale.
A France info il legale del magazine francese Richard Malka ha dichiarato che “JeSuisCharlie” significa “diritto alla blasfemia”.
La satira tagliente di Charlie Hebdo non è morta e dimostra come la libertà è più forte del terrorismo.
Stefano Lanzano