Arriva il primo scambio di prigionieri in quella guerra mai dichiarata ufficialmente, ma nei fatti avvenuta, tra Ucraina e Russia. Mosca ha infatti liberato la pilota Nadezdha Savchenko, volontaria ucraina nelle fila dei giovani nazionalisti, condannata in Russia a 22 anni per il duplice omicidio dei due reporter russi durante le prime fasi della guerra nel Donbass.
Ora la nuova eroina nazionale ucraina è in volo su un aereo militare verso Kiev dove l’attende la mamma, il presidente Poroshenko e una folla di militanti commossi, mentre Mosca aspetta l’arrivo dei due condannati russi, Yevgeny Yerofeyev e Alexander Alexandrov, accusati da Kiev di essere spie di Mosca e condannati a 14 anni di carcere.
Dai media internazionali la disponibilità russa è stata interpretata come un tentativo per appianare le dispute con gli interlocutori europei che si appresteranno a breve a discutere di nuovo delle sanzioni russe.
Il ministro degli Esteri tedesco Frank-Walter Steinmeier da sempre in primo piano per un cessate il fuoco ha così commentato: “Grande notizia per cui abbiamo dovuto lavorare per lungo tempo”.
La partita della liberazione gioca infatti a favore della top gun di Kiev che è stata candidata dalla Giovanna d’Arco ucraina, Yulia Timoshenko, e che potrebbe esasperare il mai sopito sentimento anti-russo nella politica ucraina.
Marilena Selva