Il Monte dei Paschi intendeva chiedere al mercato 5 miliardi per ricapitalizzarsi. Il mercato ha risposto negativamente alle aspettative degli amministratori del MPS. Dalla lettera della BCE pervenuta recentemente al MPS tramite il Ministero dell’Economia e delle Finanze, il finanziamento dovrà ammontare complessivamente a 8,8 miliardi.
In larga parte dovrà intervenire lo Stato quale azionista di maggioranza e per il resto gli obbligazionisti. È questa la richiesta avanzata dalla Banca centrale europea. Da Siena si era comunicato al regolatore di voler sfruttare la ricapitalizzazione precauzionale appena disciplinata dal decreto “salva-risparmio” varato dall’attuale Governo.
La lettera della BCE modifica più del previsto lo scenario che si era ipotizzato nei giorni scorsi, dentro e fuori della banca. Si immaginava la possibilità di un aumento dell’ammontare della ricapitalizzazione, ma si ipotizzava di raggiungere un importo compreso tra i 6 e gli 8 miliardi. Ieri pomeriggio alle 18 si è subito riunito il cda del MPS, con molti consiglieri ovviamente collegati per telefono, per prendere atto della richiesta e preparare i prossimi passi.
Secondo alcuni, la decisione di innalzare l’aumento fino agli 8,8 miliardi sarebbe stata presa giovedì scorso durante l’ultima riunione del Supervisory board della Bce. Una scelta non facile, tanto è vero che non sarebbe stata presa all’unanimità da parte dell’organo guidato da Danièle Nouy dove siedono tra gli altri gli italiani Ignazio Angeloni e Fabio Panetta. Verosimilmente, per il MPS sarebbe passata una linea ultra-prudenziale, viste le dimensioni della banca e l’elevato ammontare di crediti deteriorati, si sarebbe deciso un trattamento analogo a quello adottato negli anni passati per le banche greche ricapitalizzate con risorse pubbliche.
Dopo i risultati dello stress test condotto nella prima metà dell’anno e reso noto il 29 luglio scorso, il Monte dei Paschi si era classificato ultimo tra i 51 istituti esaminati, con un coefficiente Common equity tier 1 negativo del 2,23% nello scenario sotto stress. Nella terapia d’urto studiata nel mese di luglio dal ceo Fabrizio Viola e avallata dalla Bce, con 5 miliardi e l’azzeramento delle sofferenze mediante cartolarizzazione si puntava a riportare quel valore al 4,5% sempre nello scenario peggiore. In quel caso si trattava di risorse private, e per di più, almeno inizialmente, non si prevedeva di coinvolgere i bond subordinati, che quindi sarebbero rimasti computabili (pur ponderati) ai fini del Total capital ratio. Ora invece la Vigilanza europea, avrebbe chiesto di elevare, con 6,3 miliardi, la riserva di capitale in modo da ritrovarsi all’8% in caso di stress, così come era stato preteso per le banche elleniche. Bankitalia chiarisce: Francoforte avrebbe richiesto una piena reintegrazione del cuscinetto di capitale rappresentato dai subordinati, per un ammontare di 2,5 miliardi, e così si arriva agli 8,8 miliardi di fabbisogno. Già allora si diceva che in larga parte sarebbe intervenuto lo Stato. L’ammontare esatto si calcolerebbe per sottrazione, dopo che saranno convertiti in azioni i bond in mano agli istituzionali al 75% del valore nominale e al 100% quelli in mano retail (che però potranno chiedere il riacquisto da parte dello Stato e lo scambio con titolo Senior). Pertanto, il Tesoro dovrebbe spendere una cifra nell’ordine dei 6 miliardi, a seconda delle scelte dei bond holder retail (che potranno restare azionisti), e di eventuali nuove emissioni di subordinati. Con queste cifre lo Stato otterrebbe una quota ben superiore al 67% necessario per le delibere dell’assemblea straordinaria. Con gli 8,8 miliardi freschi, che potrebbero essere rimborsati allo Stato con la reimmissione sul mercato e in parte prima con dividendi straordinari: se fossero oggi in cassa, il Cet1 della banca salirebbe oltre il 22%, valore da primato, dunque il capitale necessario per gestire la cessione degli Npl potrebbe esserci esserci tutto.
Tra il 30 novembre 2016 ed il 21 dicembre 2016, la liquidità della Banca ha subito un rapido deterioramento. La counterbalancing capacity è scesa significativamente da 14,6 miliardi di euro a 8,1 miliardi di euro. La liquidità netta ad 1 mese è passata da 12,1 miliardi di euro (pari al 7.6% del totale delle attività) a 7,7 miliardi di euro (pari al 4,78% del totale delle attività).
Naturalmente, la richiesta di ricapitalizzazione giunta ieri è molto diversa da quella da 5 miliardi ancora avallata dalla Bce il 23 novembre, con l’ultimo via libera giunto alla vigilia dell’assemblea straordinaria che aveva deliberato l’aumento. A quanto si apprende, però, il trattamento “alla greca” adottato dal Regolatore non sarà automaticamente richiesto alle altre banche che nei prossimi mesi potrebbero avvalersi delle risorse pubbliche messe a disposizione dal decreto salva-risparmio. Con ogni probabilità la decisione sarà adottata caso per caso.
Sul salvataggio del MPS, dalla Germania giungono atteggiamenti e giudizi critici. Jens Weidmann, presidente della Bundesbank afferma: “Per le misure decise dal Governo italiano le banche devono essere finanziariamente sane a livello core. I fondi non possono essere usati per coprire le perdite che sono già previste”. Secondo Weidmann il rischio è che ci siano forti turbolenze. Proseguendo: “Tutto questo deve essere attentamente esaminato”. Poi Weidmann spiega: “Le regole europee servono per tutelare i contribuenti e dare responsabilità agli investitori. I fondi statali sono come ultima risorsa”. Altri dubbi li manifesta Isabel Schnabel, componente del Sachvestaendigenrat, il Consiglio di Esperti Economici della Germania, i cosiddetti “Cinque saggi”, che afferma: “un ampio clean-up del sistema bancario italiano è necessario e deve essere effettuato prontamente. Le banche insolventi devono essere chiuse, le banche vitali devono essere ricapitalizzate. Le sofferenze dovrebbero essere rimosse dai bilanci delle banche”.
La questione del Monte dei Paschi apre grandi problematiche politiche sul futuro del sistema creditizio italiano, sulle politiche del credito e sulle qualità dei gruppi dirigenti.
Salvatore Rondello