Siria: tregua fragile a Ghouta. Cresce lo scandalo aiuti
La tregua umanitaria in Siria ha abbassato il livello di violenza ma non ha messo…
La tregua umanitaria in Siria ha abbassato il livello di violenza ma non ha messo…
Un rapporto delle Nazioni Unite ha rivelato come il regime del presidente siriano Bashar Assad…
L’esercito islamico del sedicente califfo Abū Bakr al-Baghdādī ha iniziato a rifornire i propri soldati…
A poche ore dalla strage di Palmira, la minaccia del Califfato si palesa anche in Europa: la polizia anti-terrorismo della Gran Bretagna si sta infatti concentrando sulla “crescente minaccia” di un attacco con armi chimiche da parte dei cosiddetti ‘foreign fighters’, gli jihadisti britannici di ritorno da Iraq e Siria, dove hanno combattuto. Secondo l’alto rappresentate della Politica estera e di sicurezza Ue, Federica Mogherini “l’uso della forza è necessario, ma non sufficiente”………….
L’intervista del Presidente Putin, rilasciata alla vigilia del Summit dei G20 a San Pietroburgo alla stregua di un vero e proprio colpo di teatro, lascia aperto uno spiraglio alla possibilità che l’intervento americano in Siria non resti del tutto isolato nella Comunità Internazionale, e che addirittura di fronte a “prove convincenti” dell’esistenza dell’utilizzo delle armi chimiche nel conflitto civile siriano anche la stessa Federazione Russa sarebbe, secondo le parole espresse da Putin, “p…
Ha ragione Bernard Henry Lèvy sul Corriere di oggi. Esiste un’ipocrisia diffusa attorno alla risposta da dare al massacro siriano. E si deve dare atto al socialista Hollande di essersi per primo distinto dal coro dell’indifferenza e dell’impotenza. È giusto dunque che a fronte di una così palese violazione del diritto internazionale debba esserci una reazione. Ma, sta qui il punto. Una risposta per essere legittima dovrebbe darla l’Onu, come avvenuto in Afghanistan e prima in Kuwait.
Sembra essere tutto pronto per l’attacco lampo previsto e preparato dagli Usa, con l’appoggio da parte della Gran Bretagna, contro la Siria. Così come sembrano pronte le prove – raccolte ed esaminate dall’intelligence statunitense – sul coinvolgimento del regime di Bashar al-Assad nell’uso di armi chimiche durante il conflitto siriano. Secondo le ultime notizie dei quotidiani statunitensi, che citano fonti dell’amministrazione Obama, l’aggressione sarà di massimo tre giorni e andrà a colpire…
Sale la tensione tra la Siria e gli Stati uniti che, di concerto con l’Inghilterra, intendono procedere con un attacco militare in seguito alla denuncia da parte dell’opposizione siriana dell’uso di armi chimiche da parte del regime di Assad, durante il presunto attacco con gas nervino dello scorso 21 agosto, e che avrebbe provocato 1300 vittime. Nel frattempo il presidente siriano Bashar al Assad respinge le accuse al mittente definendole «un insulto al buon senso», e Mosca continua a…
Se sarà accertato l’uso di armi chimiche in Siria, questo rappresenterebbe «un crimine contro l’umanità» che avrebbe «gravi conseguenze». Questo il monito lanciato da Ban Ki-moon, segretario generale dell’Onu da Seoul, in Corea del Sud, ove si trova in visita. A denunciare l’eventuale utilizzo di gas nervino sui civili da parte del regime di Assad sono stati i ribelli siriani. L’accusa è stata respinta con indignazione dal regime, che ha denunciato un «complotto» per influenzare gli ispettori…
A denunciarlo è stato il presidente degli Stati Uniti Barak Obama in persona, approfittando della conferenza stampa per i cento giorni del suo secondo mandato. «Abbiamo le prove sull’uso di armi chimiche in Siria, ma non sappiamo ancora chi lo ha fatto». Accuse pesanti, anche se Obama sceglie di non sbilanciarsi evitando di puntare apertamente il dito contro il regime del presidente Assad, da sempre accusato di possedere armi chimiche. «La prova che sono state usate armi chimiche in Siria…